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EGMO Countries – Germany

by/di Luigi Amedeo Bianchi

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Nothing says "Maths" in Germany as the Boy surface in Oberwolfach. Photo by Florian-TFW (CC BY-SA 3.0)

Germany is among the countries taking part in EGMO for the first time this year. We had a chat with Susanne Armbruster, Germany’s Team Leader and a Bronze Medallist at IMO 2016, about the reasons behind her country’s participation in EGMO 2018 and its Olympic programme, as well as the general topic of girls in maths competitions.

“We had four girls who really wished to participate,” Susanne told us when recounting how the German EGMO team was born. The impulse for this year’s participation came from prospective contestants, who started asking around in the maths Olympiad world in Germany, trying to put together a team. When she was asked to be the Leader for her country’s team, Susanne was immediately on board. She put herself in the younger contestants’ shoes and realised she wanted them to have this opportunity she did not have in the past. “I guess I would have had fun,” she commented. She also stressed how this is a chance for girls training for maths competitions to meet other girls who share the same passion. And this should be the first of a series of participations, as she said “We hope we are able to establish a German team for the next years”.

Without a training and selection programme of its own, Germany’s EGMO team borrowed the one developed for the German team taking part in Middle European Mathematical Olympiad (MEMO). This program consists of six “letters” per year, with examples, problems and some advice on strategy, complemented with two training camps of four days each, where the trainees take part in some exercise sessions and sit an exam. Unfortunately this training has its costs and depends on the funding available: “[W]e have lost the sponsor for this programme,” Susanne reported, so things might change in the future.

Of course, this is not the only training programme active in Germany: each year, 16 students are selected through two exams, sat by those most successful in regional competitions; they meet for five camps with training and exams, and among them the six contestants representing Germany at the IMO are selected. On top of all this, there are some additional training exercises sent to prospective contestants and an extra camp, though they have been recently scrapped to divert the funding to the MEMO and EGMO programme. “This year’s participation is a bit spontaneous,” concluded Susanne on the EGMO training “but the participants are really looking forward to it.”

When discussing EGMO, it is inevitable to bring up the topic of the gender gap in maths and especially in maths competitions. “I did not have any obstacles,” Susanne recalled, thinking about her past experience as a contestant, “I often had my own room, but I was always welcome in the boys’ room”. So the reason for Germany not taking part in previous EGMO editions was not an already achieved good share of girls among contestants. This kind of imbalance is not uncommon in European countries, whose IMO teams often include at most one girl. But it was at IMO 2016 that Susanne realised this is not always the case, when she found out that her roommate, from Bosnia and Herzegovina (another country which will be represented at EGMO 2018 in Florence), was part of a perfectly balanced team: three girls and three boys.

In Germany there are also maths olympiads aimed at younger students, where girls are generally evenly represented. Women account for half of the students starting their studies in maths at German universities, as we saw here. There is a curious temporary drop in participation and apparent interest in Mathematics corresponding precisely to the age range during which contestants for IMO and MEMO are selected, which is quite hard to explain. Is it just that girls don’t like these competitions? Susanne was also puzzled by this: “Maybe they think the do not have a chance or [that] doing maths makes them uncool”. Taking part in EGMO might help stir things up a little: it might attract more girls towards maths competitions and convince more of them to participate.


Susanne and the German IMO team in Oberwolfach in 2016© Jehle / Schwarzwälder-Bote


  Versione italiana a seguire / Back to English

La Germania è una delle nazioni che partecipano quest’anno per la prima volta alle EGMO. Abbiamo chiacchierato con la Team Leader della squadra tedesca, Susanne Armbruster, medaglia di bronzo alle IMO 2016, che ci ha dato qualche informazione sui motivi che hanno portato la Germania a partecipare alle EGMO 2018, sul loro programma olimpico, ma anche altre considerazioni sul rapporto tra ragazze e gare di matematica.

“Avevamo quattro ragazze che ci tenevano molto a partecipare”, ci ha raccontato Susanne, parlando di come è nato il team EGMO. È stata una spinta dal basso, da parte delle potenziali concorrenti, che hanno iniziato a chiedere nel giro delle Olimpiadi di matematica tedesche, per vedere come organizzare una squadra. Quando le è stato chiesto di essere la Leader della squadra tedesca, Susanne non si è tirata indietro. Mettendosi nei panni delle concorrenti attuali si è resa conto di volere a tutti i costi che loro potessero avere questa opportunità, che a lei era mancata. “Penso mi sarei divertita”, ha commentato. Ne ha approfittato anche per sottolineare come questa sia una possibilità per le ragazze che si preparano per le gare di matematica di incontrare altre ragazze con la medesima passione. E quella di quest’anno sarà auspicabilmente la prima di tante partecipazioni: “Speriamo di riuscire a mettere le fondamenta per una squadra tedesca anche per i prossimi anni”.

Non avendo un programma di allenamento e selezione dedicato, il team EGMO della Germania ha preso in prestito quello sviluppato per la partecipazione tedesca alle Middle European Mathematical Olympiad (MEMO). Questo programma prevede sei “lettere” all’anno, contenenti esempi, problemi da risolvere e consigli di strategia, cui vanno ad aggiungersi due stage di quattro giorni ciascuno, durante i quali gli studenti partecipano a sessioni di esercizi e affrontano un esame. Purtroppo questo tipo di preparazione ha i suoi costi e dipende dai fondi disponibili: “Abbiamo perso lo sponsor per questo programma”, ci ha raccontato Susanne, quindi le cose potrebbero cambiare nel futuro.

Al tempo stesso questo non è il solo programma di preparazione olimpica attivo in Germania: per le IMO coloro che superano le qualificazioni regionali affrontano due prove, che selezionano 16 studenti. Costoro partecipano poi a cinque stage con allenamenti e prove di selezione, e tra loro sono infine scelti i sei concorrenti per le IMO. Oltre a questi stage gli studenti ricevono anche altri esercizi di allenamento e a volte c’è spazio per un ulteriore stage, anche se recentemente questi programmi complementari sono stati cancellati, in modo da poter utilizzare i fondi per la preparazione a MEMO ed EGMO. “La partecipazione di quest’anno è un po’ improvvisata”, ha concluso Susanne sulla preparazione alle EGMO “ma le concorrenti non vedono l’ora.”

Parlando di EGMO è difficile evitare il discorso sul “gender gap” in matematica e, in particolare, nelle gare di matematica. “Non ho avuto alcun tipo di ostacolo” ha ricordato Susanne, ripensando alla sua esperienza di concorrente, “spesso avevo una stanza solo per me, ma ero sempre la benvenuta nella stanza dei ragazzi”. La mancata partecipazione della Germania alle precedenti EGMO non era quindi dovuta ad una buona percentuale di ragazze tra i concorrenti già raggiunta. Questo tipo di sbilanciamento, tuttavia, non è raro nelle nazioni europee, le cui squadre IMO sovente includono al più una ragazza. Partecipando alle IMO nel 2016, tuttavia, Susanne ha potuto vedere che non è sempre così: la sua compagna di stanza, dalla Bosnia-Erzegovina (nazione che partecipa alle EGMO 2018 a Firenze), era parte di una squadra perfettamente equilibrata, tre ragazze e tre ragazzi.

In Germania le Olimpiadi di matematica coinvolgono in alcune fasi anche ragazzi delle scuole elementari e medie e tra loro le ragazze sono ben rappresentate. Allo stesso tempo le donne costituiscono all’incirca la metà degli studenti che si immatricolano a Matematica nelle università tedesche, come abbiamo visto qui. C’è curiosamente un calo nella partecipazione proprio in corrispondenza dell’età in cui si selezionano i concorrenti per le IMO e le MEMO, un calo che non è facile da spiegare. Forse alle ragazze non piacciono queste competizioni? Anche Susanne è perplessa in proposito: “Forse pensano di non avere alcuna possibilità o che la matematica le renda meno cool”. Partecipare alle EGMO potrebbe muovere qualcosa in questo senso, attirando qualche ragazza in più verso le gare di matematica e convincendone sempre più a partecipare.

Tags:   germany

About Luigi Amedeo Bianchi

Luigi Amedeo is a Junior Professor in Probability at the University of Konstanz. He has been one of the organisers of the Italian Mathematical Olympiad since 2008. Though he has no prior EGMO experience, he is trying to convey the enthusiasm of the EGMO 2018 organisers to the rest of Italy and the world, mostly through this website. When he is not wrestling with HTML or stochastic partial differential equations, you can probably find him somewhere in the mountains climbing, hiking or skiing.